Psicologia del Massaggio

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Quali sono le motivazioni profonde al Massaggio?

 

La parola Massaggio è un termine universalmente noto anche da chi non ha mai sperimentato, provato, vissuto un trattamento perchè il tocco, il contatto, fanno parte delle più ancestrali ed istintuali gestualità dell’Essere umano nate come gesti di accudimento di sè stessi e dei propri simili, gesti di conforto in caso di traumi, dolori, ecc.

Per quanto riguarda i benefici sul piano fisiologico anche la scienza ha studiato e confermato che l’azione del trattamento manuale, sollecitando una serie di risposte biochimiche, aumenta i livelli degli ormoni deputati al buonumore e tutto quanto ne consegue, inoltre stimola la circolazione, quindi il trofismo muscolare e cutaneo, rende le articolazioni più fluide ecc.

Vediamo ora tutti gli aspetti psicologici del Massaggio che sono altrettanto importanti.

Introduciamo il concetto di distanza (fisica e mentale) che, insieme ad altri aspetti non verbali attraverso i quali comunichiamo, viene studiata da una disciplina chiamata Prossemica; la distanza è inversamente proporzionale al grado di confidenza che abbiamo con prossimo.
Psicologicamente rappresenta una sorta di spazio personale di sicurezza che solo le persone con le quali abbiamo più feeling possono invadere.

Con il Massaggio tale distanza, anche con persone conosciute da poco, magicamente si azzera, le difese psicologiche calano, le corazze e maschere che si indossano svaniscono a tutto vantaggio del lavoro manuale da compiere che ha un obiettivo molto importante: il Benessere.

Benessere al quale la Persona ricevente si apre dimenticando la famosa distanza di cui sopra che, a sua volta, l’Operatore rispetterà in modo sacro per offrire il meglio della sua professionalità, la sinergia e confidenza che si crea è unica ed irripetibile, un buon Operatore impara a conoscere e salvaguardare anche questi aspetti sottili e, spesso, inconsci.

Quando l’Operatore riesce ad allenare i suoi sensi, fino ad ascoltare l’altro nella sua interezza, avrà maggiori possibilità di comprenderlo nel profondo senza la rigidità degli schemi mentali e verbali, migliore comprensione significa risposte più adatte alle esigenze della Persona che si affida.
 

La Magìa del Contatto Corporeo

 
Anche durante i Corsi di Formazione che realizziamo accade qualcosa di molto significativo: le persone partecipanti che, inizialmente, non si conoscono e a stento si danno la mano per un saluto formale e, poi, dopo alcuni giorni di contatto fisico full immersion, di continuo scambio trattamenti, raggiungono un livello tale di confidenza quasi fossero parenti o si conoscessero da anni.

Fanno esperienza diretta di quanto sia importante, al di là della pur importante tecnica che stanno imparando, il contatto fisico che porta al miglioramento percettivo della corporeità propria e del prossimo confermando, o recuperando, fondamentali aspetti della vita propria e sociale troppo spesso delegati e surrogati con apparati tecnologici che, pur essendo ormai parte del quotidiano, rischiano paradossalmente di aumentare a dismisura il concetto di distanza, soprattutto sul piano mentale ed emotivo.

Tutti questi aspetti sono legati, inconsciamente, anche alla esigenze delle Persone che chiedono un massaggio per un motivo specifico ma, in fondo in fondo, quel che cercano senza dichiararlo è anche: accudimento, ascolto, essere confortati e rasserenati da mani esperte e sensibili.

Lavorare anche su tali aspetti fa la differenza tra un buon Operatore, magari tecnicamente molto preparato, ed un vero Operatore Olistico che impara a conoscere e gestire le molte sfumature, non immediatamente correlate alla dimensione fisica del trattamento, che realizzano un vero, profondo, Benessere.

Senza voler invadere il campo clinico della Psicologia è assolutamente evidente come, partendo dalla dimensione puramente corporale, si riesce a “toccare” aspetti della sfera mentale ed emotiva creando quella valenza “olistica”, cuore di ogni trattamento manuale, che rappresenta l’unica e reale via al Benessere completo.

Prova ne è, ad esempio, che una delle Tecniche di Massaggio più apprezzate è stata letteralmente “costruita” come strumento complementare di terapie psicologiche: il Massaggio Californiano.

Il contatto delle mani arriva, silenzioso ed efficace, laddove non riescono le parole piuttosto che lo sguardo.

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